Il cloud computing è una tecnologia che sta conoscendo un crescente successo, di pari passo con la diffusione della banda larga, sia fissa che mobile, anche nel nostro Paese; infatti giorno dopo giorno agli storici servizi cloud quali iCloud o Dropbox, si vanno ad affiancare servizi emergenti con funzionalità sempre più interessanti e prezzi competitivi.
Cos’è il Cloud computing?
Con questo termine si indicano un insieme di tecnologie che permettono, di memorizzare, elaborare e archiviare dei dati, grazie all’utilizzo di server connessi alla rete internet. In poche parole, grazie ad internet potrai caricare e conservare i tuoi dati su uno spazio virtuale per poterli consultare quando vuoi collegandoti da un dispositivo connesso. Ad esempio puoi caricare foto col cellulare, per poi rivederle dal cellulare o da un computer connesso. Stesso discorso per video, file eseguibili, documenti di testo … ecc.
Con i servizi cloud professionali è possibile usare software installati sul server remoto, evitando di installare una licenza su un determinato dispositivo e quindi poter usare il software solo da quel dispositivo.
Quali i servizi cloud più famosi?
Concludo elencandoti i servizi cloud più conosciuti del momento.
Google Drive
Lanciato ufficialmente nell’Aprile del 2012, Google Drive rappresenta uno dei metodi più efficaci per il salvataggio di file da remoto.
Google Drive però non rappresenta solo un sistema, rapido ed efficace, per salvare su cloud file e documenti di varia natura, ma consente anche di condividere tale materiale con altre persone. La condivisione avviene tramite link (viene generato dal sistema un link unico) oppure via mail (con un semplice messaggio di posta elettronica si garantisce l’accesso ai file ad un altra persona).
Ma i vantaggi di Google Drive non finiscono qui. Oltre all’archiviazione e al sistema di condivisione, il servizio mette a disposizione anche dei pratici sistemi di editing: i documenti sono infatti modificabili in tempo reale da qualunque membro del team (con un sistema simile a quello del classico Microsoft Office).
Non solo desktop, Google Drive è anche perfettamente integrato su tutti i sistemi Android, dunque facilmente gestibile sia da smartphone che da tablet.
Per potervi accedere è necessario naturalmente avere un account Google. Il servizio è infatti disponibile sin da subito, per uno spazio iniziale complessivo di 15GB, a tutti coloro che dispongono di un proprio profilo. Se necessario, puoi sempre acquistare un piano personalizzato: 1,99€/mese per 100GB aggiuntivi o 9,99€ al mese per 1TB di spazio di archiviazione supplementare.
Dropbox
Dropbox è il servizio di cloud storage per eccellenza.
Nato nel 2008, Dropbox consente a chiunque di archiviare tutti i tipi di documenti su cloud e di accedervi in qualunque momento da qualunque dispositivo. Il servizio è infatti disponibile sia su desktop (Microsoft e Mac) che su mobile (iOS e Android). In quest’ultimo caso, se abilitato, è possibile archiviare in automatico le foto e i video presenti su smartphone, risparmiando così notevole spazio sul dispositivo.
Per accedere al servizio è necessario iscriversi al sito: la versione base Dropbox mette a disposizione 2GB di spazio di archiviazione gratuiti. Con l’acquisto di un upgrade, al prezzo di 9,99€/mese, è possibile estendere l’archivio a 1TB.
Amazon Drive
In diretta concorrenza con i due grandi big del settore dell’archiviazione dati da remoto, Google Drive e Dropbox, Amazon Drive possiede alcune piccole caratteristiche che lo distinguono dalla concorrenza.
Come accade per Google Drive, chiunque disponga di un profilo Amazon può già usufruire del servizio cloud: Amazon Drive mette infatti a disposizione di tutti i suoi iscritti 5GB di spazio gratuito. Al prezzo di 70€ all’anno, puoi però avere a disposizione uno spazio di archiviazione illimitato per qualunque tipo di file (dati, documenti, foto, musica,…).
Amazon Drive possiede un sistema di sincronizzazione automatica e di condivisione estremamente semplice ed intuitivo. Ma a rendere unico il servizio è la possibilità di ascoltare musica direttamente su cloud: vista l’esistenza di uno store dedicato esclusivamente all’acquisto di musica, il cloud storage dedicato ai brani musicali è da considerarsi a parte e non incide sui 5GB di spazio gratuiti.
Il servizio è compatibile su sistemi Apple (desktop e mobile), Microsoft e Android.
Apple iCloud
iCloud è il servizio di archiviazione in cloud di casa Apple. Introdotto nel 2011, permette la sincronizzazione automatica di documenti, foto, brani musicale, contatti telefonici e persino password da tutti gli Apple device (desktop e mobile).
Particolarmente interessante, la funzione Libreria foto con cui puoi condividere con chiunque le foto, precedentemente salvate su cloud, oppure rendere disponibili ad un pubblico selezionato solo album specifici.
Lo spazio di archiviazione gratuito si attesta sui 5GB, ma è possibile estenderlo acquistando pacchetti che vanno dai 50GB (0,99€/mese) ai 2TB (9,99€ al mese)
Microsoft OneDrive
OneDrive non è altri che l’aggiornamento del buon vecchio SkyDrive di Microsoft, uno dei primi servizi di cloud storage offerti proprio da Microsoft nel lontano 2007.
OneDrive non ha beneficiato solo di un cambio di nome, ma ha visto inserite diverse altre migliorie, prima fra tutte l’interfaccia grafica e la compatibilità con tutti i sistemi operativi odierni. Come il suo predecessore, consente di archiviare qualunque tipo di file per un totale di 15GB di spazio gratuiti, estendibili a 30GB per chiunque abiliti il servizio di backup automatico delle foto da smartphone. Eventualmente, puoi portare lo spazio di archiviazione a 100GB (al prezzo di 1,99€/mese) o a 200GB (al costo di 2,99€ al mese).
OneDrive è integrato in tutti i sistemi Microsoft (sia desktop che mobile) ed è disponibile anche su dispositivi Apple, Android e su console Xbox 360 e Xbox One.