Spotify è un servizio che consente di ascoltare la musica in streaming. In passato, infatti, se volevamo ascoltare la musica dovevamo acquistare dei CD (prima) o dei brani online (poi) che pagavamo una volta ed erano nostri per sempre. La spesa ovviamente variava in base al numero di brani che acquistavamo.
Spotify, invece, ci permette con una cifra fissa al mese di ascoltare ben 30 milioni di brani a scelta tra i nostri artisti preferiti (ci troviamo più o meno di tutto) senza il bisogno di salvarli fisicamente sul dispositivo che utilizziamo, ma ascoltandoli in streaming, via internet. Vediamo nel dettaglio come funziona.
Con quali device è compatibile?
Per prima cosa, diciamo che Spotify è compatibile praticamente con i dispositivi elettronici di ogni tipo: infatti può essere installato sui computer, sugli smartphone e sui tablet con qualsiasi sistema operativo.
Per scaricarlo è sufficiente recarci sul sito spotify.com e premere, in alto, il tasto “scarica”: il sito ci permetterà di scaricare il programma su Windows o Mac se stiamo navigando dal computer, mentre ci reindirizzerà automaticamente ad App Store o Google Play qualora stiamo navigando da cellulare o tablet (bisogna effettuare il download dell’App Spotify Music).
Quanto costa Spotify?
Una volta scaricato è possibile scegliere di utilizzarlo con due soluzioni diverse:
- Spotify Gratis: come dice il nome stesso, è la modalità per utilizzare Spotify senza pagare. Ovviamente le funzioni sono ridotte all’osso, e non possiamo scegliere un brano da ascoltare ma solo un artista; le sue canzoni saranno riprodotte in modo casuale rigorosamente da internet (quindi consumeremo traffico dati) e se una non ci piace potremo passare alla successiva, ma attenzione: se lo faremo per più di tre volte questo giochetto non funzionerà più, e saremo costretti per l’ora successiva ad ascoltare tutto ciò che ci viene proposto. Tra un brano e l’altro, inoltre, c’è qualche spot pubblicitario.
- Spotify Premium: ad oggi è l’unica alternativa a pagamento per poter utilizzare il servizio. Ha un costo, salvo promo, di 9,99 euro al mese e permette di fare ciò che la versione gratuita non consente. Possiamo andare avanti con i brani quante volte vogliamo, potremo scegliere artista e brano da ascoltare, non ci sarà la pubblicità, l’audio sarà di qualità più alta (quindi maggior consumo di traffico dati se non siamo sotto Wi-Fi) e soprattutto potremo scaricare i brani che vogliamo in locale ed ascoltarli senza internet. Ma potremo ascoltarli solo se continueremo a pagare il costo mensile, altrimenti verranno bloccati.
Quali le alternative?
Periodicamente, Spotify mette a disposizione delle promo per tutti gli utenti che vogliono provare il servizio Premium prima di pagare la cifra intera: al momento in cui scrivo sul sito ufficiale è possibile sottoscriverne una per utilizzare la versione Premium a soli 99 centesimi per 3 mesi, risparmiando circa 29 euro. Non male, per chi vuol provare.
Al momento esistono anche delle alternative a Spotify come Google Play Music, la neonata Apple Music, Pandora, o ancora Napster, tutti servizi che comunque, al nocciolo, sono molto simili tra loro come valore delle offerte e brani musicali disponibili. L’offerta è quindi molto ampia e in grado di soddisfare tutte le necessità.
Youtube l’alternativa gratuita
Tuttavia, se posso esprimere un parere personale, questi servizi di musica in streaming sono a mio avviso un po’ tristi, e rappresentano soprattutto una spesa inutile quando online possiamo trovare gli stessi brani in modo completamente gratuito e legale.
E sto parlando del celebre servizio di video in streaming Youtube: qui i vari brani si trovano senza problemi, gratis per volontà dell’artista, e possiamo ascoltarli comodamente anche da smartphone.
Magari dovremo perdere un po’ di tempo per creare una nostra playlist personale di video, ma fatto questo possiamo sentire la musica in streaming senza necessità di pagare alcunché. Riducendo ad icona le app Youtube su smartphone verrà scaricato solo l’audio (e non il video) del filmato, così che il consumo di traffico dati sarà lo stesso che usando Spotify (leggi l’articolo 9 trucchi per usare Youtube da iPhone e iPad nel modo migliore).
Insomma, il mio personale consiglio è quello di usare la versione gratuita di Spotify magari per scoprire nuovi brani, e poi di crearsi una playlist, o una serie di playlist, su Youtube da ascoltare sia in casa che fuori, mentre corriamo: magari è un po’ macchinoso, ma si riesce a risparmiare in questo modo anche 120 euro all’anno. Mica briciole.